domenica 26 ottobre 2008

Tagli alla Scuola



Il "taglio Gelmini" (chiamarla riforma mi sembra assolutamente fuori luogo) toglierà 9 miliardi di € circa tra scuola ed università. Professori che verranno licenziati, ricercatori che o vengono licenziati o se continuano a lavorare dovranno comprarsi gli strumenti coi loro soldi e quote di iscrizione all'università ingigantite. Queste sono le prospettive peggiori dei tagli alla scuola, per non dire che le elementari verranno rivoluzionate, così con magna soddisfazione dei nostri politici anche l'unico ciclo scolastico italiano che funzionava bene verrà disintegrato. Ignoranti fin da piccoli, è così che ci vogliono. Molti professori, l'opposizione e gran parte degli studenti concordano su una cosa, uccidere l'istruzione in Italia significherà farsi del male da soli. Questo è una chiaro esempio di scollamento fra ideale e reltà. La realtà industraiale italiana non dipende certo dalla ricerca, da alti livelli di tecnologia o da aziende competitive a livello globale, la realtà delle aziende italiane è ben diversa la nostra industria sfutta bassa tecnologia per produrre prodotti di nicchia o materie semplici che richiedono però un medio livello scientifico, livello a cui un paese del terzo mondo non è adatto, ma noi sì. Praticamente siamo il terzo mondo dei paesi occidentali. Come è successo tutto questo? È successo perchè così è stata impostata la nazione, da 30 anni a questa parte il livello culturale medio è andato sempre in calando e così anche le capacità politiche del popolo in generale. Per questo la scuola in questi anni ha fatto passi da gigante all'indietro, perchè alla realtà italiana (almeno secondo la realtà che i politici hanno deciso per noi) serve un manifatturiere abbastanza preparato e non un laureato, uno che sappia fare il suo lavoro ma che non pensi troppo...La realtà industriale italiana prevalentemente è come un'accattone, oggi faccio un lavoretto qua domani uno là ed intanto tiro avanti, ed è con questa logica che per 30 anni i politico l'hanno modellata. L'idea che l'Italia debba essere una nazione forte, energicamente indipendente e tecnologicamente avanzata non passa nell'anticamera del cervello di nessuno degli stronzi che siede in parlamento, NESSUNO.

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