sabato 30 agosto 2008

Intercettazioni



"Furbetto del quartierino", non c'è altra definizione per il comportamento tenuto da Berlusconi nei riguardi di Prodi in merito alla storia delle interecettazione pubblicate su Panorama. Infatti l'amico di Craxi ha dichiarato la sua solidarietà a Prodi, sulle intercettazioni che lo riguardavano, pubblicate da Panorama nell'ambito dell'inchiesta Italtel: "La pubblicazione di intercettazioni riguardanti Romano Prodi, a cui và la mia assoluta solidarietà, non è che l'ennesima ripetizione di un copione già visto, è grave che ciò accada ed il parlamento deve sollecitamente intervenire per evitare il perpetuarsi di tali abusi che tanto profondamente incidono sulla vita dei cittadini e sulle libertà fondamentali". Già, infatti la paura di essere intecettati dalla magistratura è in cima ai problemi di ogni singolo cittadino italiano. Prodi invece dal canto suo risponde al Berluska: "Da parte mia non ho alcuna contrarietà al fatto che tutte le mie telefonate siano rese pubbliche". Berlusconi lanciando questa sua "sentita" solidarietà a Prodi infatti dimentica alcuni dettagli: il giornale su cui sono state pubblicate le intercettazioni è suo, e sempre lui è quello che attorno alla metà di giugno voleva presentare al parlamento un disegno di legge contro le intercettazioni. Prodi invece non si è fatto abbindolare dal Premier e con la sua dichiarazione ha evitato prontamente di iniziare un dibattito che avrebbe portato al parlamento una legge contro le intercettazioni, ed al contrario ha aggiunto che non deve essere tolto alla magistratura quello che è uno dei suoi più importanti elementi d'indagine. La legge probabilmente prima o poi si farà lo stesso, ma il Berluska dovrà trovare qualche altra scusa per farla e provare a coinvolgere Prodi in questa sua furbata stata proprio un'azione bassa e degna di lui (in tutti i sensi).

6 commenti:

AKUL87 ha detto...

Prodi questa vota è stato proprio un signore!

Anonimo ha detto...

Sinceramente non capisco tutta sta polemica delle intercettazioni, nell'era dei cellulari mi sembra ben improbabile essere intercettati, se mi faccio prestare il cellulare dall'amico per chiamare il signor X, mi dite come fanno a intercettarmi? O intercettano tutti quanti quelli che io conosco? E se prendo uno di quei cellulari usa e getta? Bah a me pare che si voglia fare notizia con ste cavolate, Berlusconi dal canto suo secondo me ha paura di della sua ombra, visto che ci sono mille modi per eludere le intercettazioni. Mi sembra proprio una legge senza senso, e spenderci cosi tanto tempo sopra è veramente deplorevole, tanto più che le SOLE intercettazioni non possono costituire prova, io potrei dire anche che voglio mettere una bomba in un posto per telefono ad un mio compare, questo fa di me un terrorista? le intercettazioni sono aggravanti in processi o cause in corso, o prove aggiuntive, ma non costituiscono prova fondante proprio per la loro natura di discorso verbale tra due persone.
Si vuole far tanto casino per niente e intanto i problemi invece aumentano, vedi pasta a +40%, vedi benzina che scende del 4%...che tristezza

Michele Boncristiano ha detto...

Concordo con te sulla gravità del problema delle intercettazioni che è sicuramente ridicola rispetto all'aumento degli alimentari o della benzina per esempio.

Però ti devo avvertire che i cellulari sono intercettabilissimi, ma sopratutto che l'importante ruolo delle intercettazioni non è quello di prova all'interno del processo, ma è quello che spesso grazie a loro i reati vengono scoperti, praticamente la stragrande maggioranza di reati finionziari viene scoperta con le intercettazioni, che magari erano in corso per cause di tutt'altra natura.

Anonimo ha detto...

Si ok sono intercettabili, ma se conoscono il tuo numero però, se io prendo un numero a caso di un mio amico e chiamo con quello, chi si mette a intercettare? chi lo sa che sono io a parlare?
Questo intendo, lo so che una volta saputo il numero è facile intercettare, il problema è sapere QUALE intercettare, non si può tenere sotto controllo 40 milioni di cellulari.

Anonimo ha detto...

Ma caro Mikele Boncristiano, non hai mai pensato a quanto sarebbe più facile vivere sotto un regime dittatoriale come quello del ventennio!!! Io si!!! Sono un nostalgico del ventennio!!! Niente più burocrazia inutile, giustizia rispettata, un governo forte, potente, e soprattutto una pulizia etnica... Non parlo di forni crematori ma prenderli, coloro k commettono reati, e cacciarli da questo gia incasinato paese!!! E soprattutto tutte quelle luride manifestazioni rosse comuniste, centrosocialiste, consultiste!!! Mandare la polizia a manganellarli tutti!!! E se c'è bisogno raffiche altezza d'uomo!!! Odio la sinistra e la destra, affidare il governo di tutto a un unico potente e capace uomo è l'unica soluzione!!!
A NOI!!! EIA EIA ALALà!!! in fede k capira tutto...!

Michele Boncristiano ha detto...

Ciao Duce

Devo dire che le tue parole mi evocano parecchi ricordi, in effetti io la pensavo esattamente come te, in passato sono stato fascistissimo, ma non uno zotico come i più, credevo esattamente in ciò che credi te, pensavo che un uomo giusto e forte avrebbe potuto guidare il paese e ripulirlo.

Ma poi ho realizzato che ognuno di noi è nato libero e col diritto di seguire la sua natura, di sbagliare, di uccidere ma anche di salvare vite, basta accettare ciò che si è e le conseguenze di ciò che si fà. E quindi un reggime di qualsiasi parte politica esso sia è sbagliato perchè non mette in condione l'individuo di realizzare ciò che è, perchè il cittadino di un regime non è libero (se no non sarebbe un regime). In definitiva sono nato libero ed intendo restare libero, per cui non sopporto alcuna forma di regime e credo nell'autodeterminazione degli individui fino ai limiti più estremi.